venerdì 13 maggio 2016

Il canto di Penelope

Titolo: Il canto di Penelope
Autrice
: Margaret Atwood
Editore: Rizzoli
Anno: 2005 (edizione originale 2005)
Traduzione: Margherita Crepax
Stelle: 3 su 5
Pagine: 153
In due parole: la versione di Penelope su Ulisse, Elena e le dodici ancelle




Penelope può finalmente dare la sua versione, ora è nell'Ade e non teme più la vendetta degli Dei che, nel frattempo, si sono addormentati. Ci racconta di Elena, sua cugina, di Ulisse il suo astuto marito, di Itaca, dei lunghi anni di attesa e, soprattutto, della sorte terribile delle dodici ancelle. Non le traditrici che ci ha raccontato Omero, ma le sue orecchie tra i Proci. Scelte ed educate da Penelope, in quanto donne e schiave sono alla mercé dei Proci, sarà proprio lei a chiedergli di sopportare e di ascoltare, per poi riferirle tutto. Al ritorno di Ulisse Penelope non riuscirà a salvarle e ne sopporterà per l'eternità il rimorso.
E' una Penelope diversa quella che traccia la Atwood, consapevole del suo ruolo e dei limiti che la sua condizione di donna le impone, usa la sua intelligenza per sopravvivere, sa anche di essere fortunata, rispetto alle donne anonime e schiave che la circondano.