domenica 29 settembre 2013

Il dono usato della perplessità

E di perplessità questa fine di settembre ne ha portata parecchia, a tutti i livelli. Siamo sull'orlo del baratro o ad un passo dalla salvezza? Le cose miglioreranno e peggioreranno? In questa fase di passaggio è difficile dirlo... avremo una classe politica e un governo che non ci faccia vergognare? la Grecia riuscirà a risollevarsi? la Siria si pacificherà? riprenderà il fantomatico processo di pace tra Israele e Palestina? le brutture del mondo diminuiranno sempre più? avremo meno intolleranza, odio, fondamentalismo? gli esseri umani faranno finalmente qualcosa per ridurre l'impatto delle proprie attività sul clima? Di fronte a interrogativi del genere quello che emerge è lo sgomento. Che possiamo fare noi, io e voi? Niente verrebbe da dire, o tutto anche se non direttamente, ma indirettamente stando attenti, con occhi spalancati e orecchie aperte, facendo, dicendo, pensando, agendo piccole cose e sperando, che la speranza a volte è l'unica cosa che rimane. Si la speranza e i buoni libri.

domenica 1 settembre 2013

Lunghe oziose ore

A guardare la lista dei libri ne ho avute parecchie di lunghe ore da passare in qualche modo, beh magari passare a leggere non è la cosa più divertente da fare ma ognuno di noi fa quello che può, io per prima. In queste giornate caotiche (la tragedia siriana, il caos egizio, il tragicomico teatrino del nostro paese) sembra quasi un lusso avere perplessità sulla propria vita, sul punto in cui ci si trova e su dove si vorrebbe arrivare. Per capire come andrà a finire è per certi versi troppo presto e per altri troppo tardi, nel senso che se non lo si è già capito bisogna essere ciechi oppure si preferisce illudersi. Questo però non è un blog di confessioni o auto-analisi, io non scrivo messaggi in bottiglia per degli ipotetici interlocutori e più che altro tenerlo aggiornato mi serve per avere qualcosa da fare e per dare un senso al numero di pagine che sfoglio ogni mese. Quindi passiamo ai libri...