Titolo: Demon Copperhead
Autrice: Barbara Kingsolver
Editore: Neri Pozza
Anno: 2023 (edizione originale 2022)
Traduttrice: Laura Prandino
Curiosità: libro vincitore del Premio Pulitzer per la fiction 2023
Stelle: 5 su 5
Pagine: 596
In due parole: David Copperfield trasferito negli Appalachi ai tempi dell'epidemia di dipendenza da oppiacei degli anni 2000
Damon/Demon diventa orfano di padre ancora prima di nascere e orfano di madre a 10 anni, parte subito svantaggiato la madre poco più che adolescente è un'alcolizzata, sposa un uomo violento, ha dei vicini di casa che si prendono cura di lui per quel che possono ma anche loro hanno situazioni familiari complicate, va in affido, fugge e rintraccia la nonna paterna, torna in affido ma finalmente con chi vuole davvero occuparsi di lui. Le cose sembrano cominciare ad andare bene, gioca a football, va a scuola, coltiva il suo talento di disegnatore ma il disastro è dietro l'angolo, un brutto infortunio, la leggerezza di un medico nel prescrivergli degli antidolorifici, la strada in discesa verso la dipendenza e la lenta risalita. Il tutto raccontato in prima persona da Demon che è circondato da personaggi straordinari, sia positivi che negativi e tra i positivi ci sono soprattutto donne incredibili che riescono a non perdersi e provano a non far perdere chi gli sta intorno. Kingsolver si è ispirata a David Copperfield per tracciare una storia nonostante tutto piena di speranza che denuncia il dolore e l'abbandono (soprattutto della politica e delle istituzioni) di una regione tra le più povere degli USA, devastata dalla dipendenza di oppiacei conseguenza anche della mancanza di una sanità pubblica. Non sono tutti dei santi e delle sante, anzi, ci sono una sacco di razzisti e truffatori, ma ci sono anche solidarietà e senso della comunità, ci sono soprattutto bambini e bambine abbandonati e sopravvissuti più o meno, d'altronde il libro è dedicato proprio a loro "che ogni giorno si svegliano affamati in questi luoghi oscuri, che hanno perso le loro famiglie per povertà e oppioidi, affidati ad assistenti sociali che continuano a perdersi le loro pratiche, che si sentono invisibili oppure vorrebbero esserlo: questo libro è per voi."