mercoledì 18 dicembre 2019

Nina sente

Titolo: Nina sente
Autrice: Claudia De Lillo
Editore:  Mondadori
Anno: 2018
Curiosità: Claudia De Lillo - alias Elasti - è anche conduttrice di Caterpillar AM su Rai Radio 2 e autrice del blogger Nonsolomamma
Stelle:  4 su 5
Pagine: 355
In due parole: un olfatto eccezionale, una passione per la dizione perfetta, un lavoro da autista, un figlio adolescente

Nina è un'autista, non guida taxi ma una normale automobile ereditata dal padre insieme alla licenza NCC (Noleggio Con Conducente). Si è da poco ripresa dalla fine della sua relazione con Matteo e cerca di ritrovare un equilibrio insieme a Davide, loro figlio. E' preoccupata per i suoi genitori che si fanno anziani, vuole molto bene al fratello più grande e lavora appunto come autista. In particolare, grazie ad un suo amico carissimo, per una banca che si trova al centro di una OPA ostile da parte di un gruppo cinese. Nina è complicata, ancora molto arrabbiata con il suo ex, un po' rigida forse e ancora tanto fragile. Guidando la sua automobile ascolta di tutto, si schifa giustamente di tutto, la morte di Guido l'amico che le ha procurato il lavoro la sconvolge e si troverà coinvolta nelle indagini. Ma ci sono anche momenti buoni, ha delle amiche di cui si fida, fa pugilato, ha un uomo che tiene a lei. Insomma ci sono un sacco di cose dentro questo libro e leggerlo è un piacere.

Breve postilla: conosco De Lillo perché tutte le mattine accendo la radio per ascoltare Caterpillar AM, leggo il suo blog e seguo il suo profilo Instagram, in particolare le stories che condivide all'alba quando va a lavorare in radio e quelle in cui racconta della sua famiglia. Provo per lei un senso di sorellanza, mi piace un sacco Claudia e anche se mi sento una voyeur a spiare alcuni pezzi della sua vita attraverso le stories continuo a farlo perché ormai le voglio bene. Quando ha scritto questo libro ero un po' preoccupata, e se era una schifezza? ci sarei rimasta troppo male! quindi ci ho messo parecchio a leggerlo e ora che ci sono riuscita non vedo l'ora che esca il prossimo.