Titolo:
La ragazza che danzava per Mao
Autore:
Qiu Xiaolong
Editore:
Marsilio
Anno: 2012 (edizione originale 2009)
Traduzione:
Fabio Zucchella
Stelle: 2 su 5
Pagine:
351
In due parole: un caso delicato che ha le sue radici nella rivoluzione culturale di Mao
L'ispettore capo Chen Cao (a tempo perso poeta) si vede affidare un caso molto delicato attinente a Mao: deve individuare cosa nasconde la nipote di una vecchia amante di Mao morta durante la rivoluzione culturale. Il tutto ovviamente deve restare segreto. Piuttosto noioso e prolisso, si vivacizza quando (ad oltre metà libro) compare un cadavere e verso la fine quando (come si suol dire) tutti i nodi vengono al pettine. Il mistero una volta svelato si rivela una farsa tragica, quando effettivamente l'ispettore sembra trovare l'oggetto misterioso non lo prende, ormai è inutile o forse non ha abbastanza coraggio. Ambientato a Shangai fa ben capire quanto ogni azione in Cina sia sempre condizionata dall'influenza e dal potere del partito unico e come l'ombra di Mao continui ad aleggiare, a parte questo però non mi è particolarmente piaciuto.