sabato 5 luglio 2025

Una come noi

Titolo: Una come noi
Autore: Giovanni Bianconi
Editore: Treccani
Anno: 2025
Curiosità: la vicenda è raccontata anche nel podcast Zitta e buona di Elisabetta Fusconi
Stelle: 3,5 su 5
Pagine: 183
In due parole: la storia dell'unica donna vittima del terrorismo rosso

Germana Stefanini era vigilatrice al carcere di Rebibbia, venne uccisa dopo un "processo" proletario da una minuscola cellula terrorista "Nuclei per il potere proletario armato" che aveva già tentato di uccidere, ferandola poi gravemente, Giuseppina Galfo che a Rebibbia era medico. Bianconi parte dalla storia tragica di queste due donne, per concentrarsi poi sulla minuscola cellula (tre persone, due uomini e una donna: Francesco Donati, Carlo Garavaglia e Barbara Fabrizi) che la costituivano. Costituitisi nel 1982, ferirono nel dicembre dello stesso anno Giuseppina Galfo e poi gennaio del 1983 uccisero Germana Stefanini. Vennero catturati nello stesso anno, dopo il fallimento di una rapina, dichiaratisi prigionieri politici vennero tutti condannati all'ergastolo. Bianconi si concentra anche sul dopo, sul carcere e in particolare su Barbara Fabrizi che ancora fino a pochi anni fa si considerava irriducibile. Quello che impressiona è la totale mancanza di empatia dei tre, nei confronti di due donne considerate meritoveli di morte perché "complici" dell'istituzione carceraria, quindi nemiche del popolo. Non ci sono mediazioni, non ci sono altenative, la visione è unica e univoca, non esiste altro e l'obiettivo va perseguito senza cedimenti alcuni, non si cambia idea, a costo di restare in carcere per oltre 30 anni, il ripensamento, il pentimento, l'autocritica... niente di tutto questo è concesso ed è questo che fa più paura.