Autrice: Elisa Casseri
Editore: Solferino
Anno: 2022
Stelle: 4 su 5
Pagine: 537
In due parole: indagine informale sul vissuto sentimentale, tra viaggio e pellegrinaggio
Questo libro si basa su due metafore. La prima metafora è il tour, anzi il grand tour che gli aristocratici europei facevano in giro per l'Europa nel XVIII e XIX secolo, un tour che già nelle prime pagine diventa però un cammino, in particolare diventa il cammino di Santiago di Compostela, il lungo itinerario dei pellegrini medievali e devo dire che il passaggio da viaggio a pellegrinaggio è piuttosto significativo. La seconda metafora è la casa, l'appartamento, quello che Elisa Casseri ha preso in affitto per riporci il proprio vissuto sentimentale e quelli che le persone intervistate hanno abitato e abitano con i loro di vissuti. Pianificato prima della pandemia è stato però realizzato durante la pandemia e sarebbe interessante capire se è stato uno svantaggio o un vantaggio. Elisa Casseri ha cominciato dalla cerchia più ristretta delle sue amicizie, facendosi indicare direttamente da loro altre due persone da intervistare e di legame in legame è arrivata a 6 gradi di separazione da quella cerchia iniziale. Ognuna delle persone intervistate ha firmato un contratto (di scarso valore legale) e risposto a delle domande iniziali, dopodiché è arrivata l'intervista. Il risultato è questo libro, una selezione di brani tratti dalle conversazioni registrate organizzati in stanze che poi sono anche i temi di questo viaggio/pellegrinaggio. Sappiamo pochissimo delle persone intervistate, solo quello che emerge dalle loro parole, i brani non sono attribuiti quindi non sappiamo neanche se ci sono persone le cui parole tornano più volte oppure solo una, ma forse proprio questo anonimato di massa contribuisce al fascino di questo libro in cui è facile identificarsi. Mi sono immaginata cosa avrei risposto alle domande del contratto, quali persone avrei indicato (nel mio caso solo una) e cosa avrei risposto ad Elisa durante l'intervista.