Autrice: Selene Pascarella
Editore: Alegre
Anno: 2019
Curiosità: Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci è ispirato alla vicenda raccontata nel libro
Stelle: 4 su 5
Pagine: 252
In due parole: l'uccisione di 5 bambini a Bitonto nel 1971 raccontata in modo sorprendente
Un fatto di cronaca terribile, che calamitò l'attenzione di tutta Italia, a cui furono dedicati articoli e trasmissioni televisive ma che è ormai dimenticato, nonostante non si siano mai individuati i responsabili o il responsabile. Un caso di amnesia collettiva dovuto forse allo scarso appeal delle vittime (facenti parte di un gruppo emarginato) e dei presunti colpevoli, o ancora della impossibilità di farsi una ragione di quello che era successo. Selene Pascarella è una giornalista e criminiloga molto brava, che si è occupata a fondo di come la narrazione sensazionalista, intossica e deforma gli avvenimenti considerati cronaca nera, lo ha fatto in un libro che si intitola Tabloid inferno (sempre per Alegre) e anche in una inchiesta in tre puntate su Giap il blog di Wu Ming. Qui racconta l'uccisione tramite affogamento dei cinque bambini in una maniera davvero sorprendente, creando un oggetto ibrido a metà tra il romanzo e il saggio. Lo fa attraverso una voce narrante molto particolare, Esselio, un essere soprannaturale che molto sa e forse molto tace, costruendo una narrazione in cui ogni capitolo è seguito dai riferimenti puntuali ad articoli, trasmissioni e atti giudiziari dell'epoca.