Autrice: Veronica Raimo
Editore: Einaudi
Anno: 2022
Curiosità: vincitore Premio Strega Giovani 2022
Stelle: 4 su 5
Pagine: 163
In due parole: autobiografia o mitomania? non lo so ma riesce ad essere profondo e divertente allo stesso tempo
Calvino in una lettera a Germana Pescio scriveva che non dava mai dati biografici e se li dava erano falsi, scriveva anche che non diceva mai la verità su di sé, Raimo sembra dirci una cosa analoga a cominciare dal titolo del libro e in qualche osservazione sparsa qua e là nel testo. Non ha mentito con intenzione ma certo è consapevole che i ricordi, la narrazione che facciamo della nostra vita è di per sé una riscrittura continua e soggetta a infinite revisioni e aggiustamenti. Nel racconto della sua infanzia e adolescenza, con salti di tempo e di spazio, sembra dirci che neanche lei ha capito se può dirsi conclusa e compiuta, come persona e come scrittrice. Non è importante in fondo sapere quanto di vero c'è in questo romanzo autobiografico, che pure nella sua ferocia riesce ad essere estremamente divertente.