Titolo: La donna gelata
Autrice: Annie Ernaux
Editore: L'Orma
Anno: 2021 (edizione originale 1981)
Traduttrice: Emilia Benghi
Curiosità: vincitrice Premio Nobel per la Letteratura del 2022, nel 2016 ha vinto il Premio Strega Europeo con Gli anni
Stelle: 4 su 5
Pagine: 264
In due parole: la storia di una progressiva omologazione di una donna al ruolo che la società si aspetta da lei
La voce narrante del libro - che coincide con Annie Ernaux ma che non ne fa un'autobiografia classica - in un lungo monologo racconta come da studentessa emancipata e libera, si è trasformata nello stereotipo della casalinga, nonostante le ambizioni, i desideri, le pulsioni... E' un apprendistato doloroso quello che si compie, in cui ogni slancio diverso, ogni tentativo di ribellione si scontra con quello che la società impone alle donne. Tuttə, compreso suo marito, si aspettano che badi alla casa, ai bambini, che cucini e pulisca, che si occupi delle mille incombenze che porta una famiglia, che lavori sì ma la baby sitter se la paga da sé e per carità non perda tempo in riunioni, corsi di formazione o altro. E' una donna. Una donna gelata, che si in un supermercato ha un attacco di amnesia nutritiva, la nausea esistenziale di fronte al banco dei formaggi e allo scaffale delle salse. E' un libro amaro e incredibilmente attuale, un racconto di formazione alle rovescia.