Titolo:
Il ritorno
Autore:
Hisham Matar
Editore:
Einaudi
Anno: 2017 (edizione originale 2016)
Traduzione: Anna Nadotti
Stelle:
4 su 5
Pagine:
246
In due parole: un padre perduto nelle prigioni libiche, la speranza di ritrovarlo
Hisham Matar aveva poco meno di 20 anni quando suo padre, oppositore del regime libico e in esilio in Egitto, venne rapito dai servizi segreti egiziani a consegnato a Gheddafi. La sua sparizione divenne nel corso degli anni sempre più definitiva e dopo un'ultima lettera giunta nel 1996 ogni cenno di esistenza venne meno. Nel 2010, quando emersero le prime notizie riguardo il massacro della prigione di Abu Salim nel 1996 diede il via ad una intensa campagna di mobilitazione per chiedere notizie certe sulla morte di suo padre e su tutti i prigionieri politici ancora detenuti dal regime. Dopo anni di assenza Hisham Matar tornò in Libia nel 2012, dopo la caduta di Gheddafi, in un momento di grande ottimismo e speranza. Da quel viaggio, in cui rivedeva per la prima volta dopo anni i suoi parenti, sperava di ricavare qualche notizia certa sul destino del padre ma, come la pace e la democrazia in Libia, durò molto poco. Il libro racconta la storia di questa progressiva rassegnazione, racconta di una assenza improvvisa e mai risolta con cui ogni giorno deve fare i conti, riflettendo sul dolore e sulla perdita Matar racconta la storia della sua famiglia e anche quella della Libia. Una storia in cui anche noi italiani siamo coinvolti. Nei lunghi anni che lo separano dalla sparizione del padre Matar ha conosciuto, il dolore, la speranza, la rassegnazione e poi lo sgomento di fronte al futuro perduto di un intero paese.