Autore: Marco Omizzolo
Editore: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Anno: 2019
Stelle: 5 su 5
Pagine: 317
In due parole: le storie e le dinamiche di potere dell'agromafia italiana in generale, e di quella della provincia di Latina in particolare
Marco Omizzolo entra in contatto con la comunità punjabi di Latina quando, per completare il dottorato di ricerca all'Università di Firenze, decide di realizzare una tesi sulle migrazioni internazionali, il caso empirico di studio saranno appunto i migranti sikh delle campagne pontine, dove è nato e che conosce bene. Comincia così un percorso in cui l'osservazione partecipata alla base della sua ricerca, lo porta a scoprire una situzione di grave sfruttamento e violazione dei diritti umani. In questo bellissimo saggio racconta il percorso che lo ha portato a denunciare la tratta di esseri umani, il sistema del capolarato, le dinamiche di potere dell'agromafia, le connivenze tra politica e criminalità organizzata. Nel corso degli anni Omizzolo ha trasformato quella che era un'indagine conoscitiva in uno sforzo di cambiamento che ha coinvolto la comunità punjabi e che è diventata denuncia e mobilitazione. Nel saggio Omizzolo spiega come le agromafie costruiscono un sistema di sfruttamento che distrugge la dignitò del lavoro, inquina l'ambiente e compromette gravamente la salute di tutte e tutti. Ma soprattutto dimostra come la consapevolezza di tutto questo si può trasformare in un impegno puntuale e continuo, l'unica strada percorribile per arrivare a vivere in un mondo migliore, un impegno non utopico ma reale. Omizzolo vive attualmente sotto protezione, ma il suo impegno non è venuto e non verrà mai meno.