Autrice: Margaret Atwood
Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2019 (edizione originale 2019)
Traduzione: Guido Calza
Curiosità: è il seguito di Il racconto dell'ancella
Stelle: 5 su 5
Pagine: 502
In due parole: tornare a Gilead, la storia di tre donne che rischiano e vincono
Margaret Atwood ci riporta a Gilead e chiude la storia che aveva iniziato con Il racconto dell'ancella, lo fa in modo mirabile e inaspettato scrivendo un libro eccezionale, che certo deve molto al primo ma ha comunque una sua autonomia e completezza.
Se nel primo libro ci aveva raccontato la condizione delle Mogli, delle Marte, delle Zie e delle Ancelle; in questo scopriamo la condizione delle bambine di Gilead, indottrinate fin dalla nascita ad aspirare al ruolo di Mogli, sempre che abbiano un censo abbastanza elevato. Educate dalle Zie hanno comunque una piccola via di fuga da intraprendere, decidere di diventare a loro volta Zie e in caso Ragazze Perla da inviare come missionarie all'estero, allo scopo di lodare il governo di Gilead e raccogliere proseliti tra giovani donne emarginate e disadattate per poi condurle in patria.
La storia ci viene svelata da Zia Lydia che scrive di nascosto le sue memorie e da due ragazze, una nata e cresciuta a Gilead e l'altra nata a Gilead ma cresciuta in Canada. L'intreccio e i legami tra di loro vengono svelati man mano e Atwood è bravissima a dare ad ognuna di loro la propria voce e la propria sensibilità; fino ad arrivare al colpo di scena finale, al rovesciamento conclusivo che porterà alla rovina di Gilead, al riscatto e alla libertà. Bellissimo!