Autrice: Serena Dandini
Editore: Einaudi
Anno: 2021
Curiosità: la foto che vedete in copertina non è quella da cui prende le mosse il libro, probabilmente per ragioni di copyright non è stata utilizzate, per vederla comunque basta fare un ricerca
Stelle: 2,5 su 5
Pagine: 248
In due parole: l'appassionante storia di Lee Miller raccontata con una sovrabbondanza di aggettivi
Nata nel 1907 negli USA, deceduta nel 1977 in Inghilterra, modella a New York prima, fotografa a Parigi poi, donna dai molti amori e dalla molte passioni, talentuosa e poliedrica, Elizabeth "Lee" Miller durante la seconda guerra mondiale è corrispondente dal fronte per Vogue. Le foto che realizza sono impressionanti, inquadrature perfette che le rendono ancora più insostenibili, non solo quelle che fa nel campo di sterminio di Dachau, ma anche quelle di Londra durante i bombardamenti. Il 30 aprile 1945, quando Adolf Hitler si suicida, Lee è a Vienna nell'appartemento del Führer ed è nella sua stanza da bagno che David Scherman le scatta la foto. Serena Dandini racconta la vita di questa donna davvero interessante, ma lo fa usando una quantità eccessiva di aggettivi che appesantiscono il racconto, anche le considerazioni personali, i confronti che ogni tanto fa sono piuttosto inutili, l'unico merito è di averla fatta conoscere a moltissime persone, tra cui io naturalmente.