Autrice: Svjatlana Aleksievič
Editore: Edizioni E/O
Anno: 2002 (edizione originale 2001)
Traduzione: Sergio Rapetti
Stelle: 4 su 5
Pagine: 286
In due parole: le voci di chi ha avuto la vista sconvolta dal peggiore incidente nucleare della storia
Svjatlana Aleksievič è una scrittrice e giornalista bielorussa, la Bielorussia confinante con l'Ucraina è stata, insieme a questa, la nazione più colpita dalla conseguenze dell'incidente alla centrale nucleare di Černobyl'. L'impatto immediato con l'evacuazione e il trasferimento di migliaia di persone e l'arrivo di centinaia di liquidatori è stata drammatico, da un momento all'altro la vita di queste persone è stata completamente stravolta; lo è stato altrettanto l'impatto a medio e lungo termine in cui questo persone sono state costrette a ripensare alle proprie vite e affrontare le conseguenze della contaminazione sulla loro salute e sul futuro. Il libro non ricostruisce gli eventi (per cui vi segnalo piuttosto Mezzanotte a Černobyl’ di Adam Higginbotham) ma, come recita la terza di copertina, i sentimenti e le impressioni delle persone coinvolte. Aleksievič ha rintervistato e registrato per tre anni, viaggiando e facendo domande a persone molto diverse tra di loro ma tutte accomunate da Černobyl', ne ha tratto un libro corale, drammatico e toccante.