mercoledì 22 giugno 2022

Cronorifugio

Titolo: Cronorifugio
Autore: Georgi Gospodinov
Editore: Voland
Anno: 2021 (edizione originale 2010)
Traduzione: Giuseppe Dell’Agata
Curiosità: vincitore Premio Strega Europeo 2021
Stelle: 4 su 5
Pagine: 318
In due parole: il tempo si ferma, il passato ci cattura e ci imprigiona, mentre la nostra memoria viene meno 

Scritto in prima persona questo complesso e stratificato romanzo prende le mosse da una semplice considerazione: se soffri di una qualche forma di demenza senile e i ricordi ti abbandonano a cominciare dai più recenti, qual è l'unico posto in cui riesci a sentirti a tuo agio se non il passato che ancora ricordi? Gaustin - amico del narratore, suo alter ego, personaggio forse inventato da lui stesso - parte da questo presupposto per creare i suoi cronorifugi, ambienti e appartamenti che riproducono nei più piccoli particolari i luoghi dell'infanzia e della giovinezza di chi ha perso il presente. Ma rifugiarsi nel passato, diventa ben presto un atteggiamento diffuso anche tra chi non ha problemi di memoria, una nostalgia per tempi che belli non erano ma così si ricordano, si impossessa dell'Europa e le nazioni indicono dei referendum per decidere in quale anno vivere. Il narratore (che è poi lo scrittore stesso) ci racconta come tutto questo avviene, anche se ad un certo punto non sappiamo più se inventa, sogna, immagina il futuro, anche lui sta perdendo la memoria e perdendo i ricordi perde anche se stesso.

Distopia, satira, riflessione sulla memoria personale e collettiva, un romanzo in cui - come recita l'epigrafe iniziale - "tutti i veri personaggi sono inventati, sono inventati quelli veri". Il passato non ci consente di dimenticarlo, lo abbiamo sempre davanti a delineare il nostro futuro.