Titolo: Brevemente risplendiamo sulla terra
Autore: Ocean Vuong
Editore: La nave di Teseo
Anno: 2019 (edizione originale 2020)
Traduzione: Claudia Durastanti
Curiosità: l'autore ha iniziato a scrivere il libro in Italia a Umbertide, lo racconta in questo dialogo con la sua traduttrice
Stelle: 5 su 5
Pagine: 292
In due parole: una lettera, una confessione, la storia di una famiglia e di un paese, anzi due
Little Dog è arrivato ad Hartford nel Connecticut da piccolissimo, con sua madre Rose, la nonna Lan e la zia Mai. Dal Vietnam dove hanno vissuto la guerra alla provincia americana, in preda alla recessione e all'epidemia da oppioidi. Scritto come fosse una lettera alla propria madre, Vuong riflette sulle proprie origini, sul significato della migrazione, sulla working class (immigrata o meno), sulla violenza, sulla sessualità, sulla dipendenza da oppioidi ormai considerata una epidemia. Little Dog ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza, diviso a metà tra due lingue (l'inglese e il vietnamita), le sue origini lo relegano ai margini del paese in cui vive, a volte è invisibile altre volte è fin troppo visibile. La sua emancipazione (in questo senso il libro è anche un romanzo di formazione) si traduce in una lontananza ma non in una dimenticanza, Little Dog ricorda tutto, ricorda per conservare, ricorda per onorare, un romanzo che è come una preghiera.