martedì 2 maggio 2023

Cassandra a Mogadiscio

Titolo: Cassandra a Mogadiscio
Autrice: Igiaba Scego
Editore: Bompiani
Anno:2023
Curiosità: candidato Premio Strega 2023
Stelle: 4 su 5
Pagine: 364
In due parole: una nonna e una nipote divise dalla lingua, una zia che le unisce tessendo la storia della famiglia

Igiaba Scego fa parte di una famiglia dispersa in tutto il mondo a causa della diaspora somala, questa dispersione ha fatto sì che le lingue madri di ognuna e ognuno non sono sempre sovrapponibili e/o coincidenti. Igiaba abita e indossa l'italiano, come i suoi genitori d'altronde che, insieme al somalo, hanno anche il garre, il tunni, l'arabo... L'inglese appartiene a Igiaba ma non alla sua mamma e questo crea una lontananza con la nipote Soraya, che parla inglese ma non benissimo il somalo e tanto meno l'italiano, anche se vuole studiarlo. Nel fare da intermediaria tra la nipote e la madre, nel raccontare chi sono l'una all'altra, nel riflettere sui luoghi e sui tempi da cui tutte loro vengono e attraversano, Scego scrive una potente riflessione sulla sua famiglia e sull'Italia, suo e nostro paese. Raccontando il Jirro che la abita dalla fine del 1990, quando sua madre sparì per due anni nella Somalia in piena guerra civile, racconta il suo essere italiana da genitori somali, costretti all'esilio dalla dittatura di Siad Barre poiché il padre diplomatico, era inviso al regime. Di come è cresciuta, delle sue origini, della Somalia, del dolore dello sradicamento dei suoi genitori che si intreccia con il suo essere profondamente romana e italiana. E' un libro molto intimo e molto coinvolgente, una lunga lettera scritta alla nipote ma che per fortuna Scego ha voluto condividere con noi.