Titolo:
Le assaggiatrici
Autrice:
Rosella Postorino
Editore:
Feltrinelli
Anno: 2018
Stelle:
3 su 5
Pagine:
287
In due parole: una giovane donna diventa assaggiatrice per Hitler, ispirato ad una storia vera
Germania 1943, Rosa è giovane, suo marito è in guerra, si trsferisce da Berlino a Rastenburg dai suoceri, qui viene reclutata per fare da assaggiatrice dei pasti di Hitler che proprio in quella zona ha il quartier generale. Non è una scelta, viene obbligata e insieme a lei sono obbligate altre 9 donne, 10 donne quindi che mangiano squisitezze di ogni tipo mentre le SS le osservano per individuare sintomi di avvelenamento o intossicazione.
Anche se non completamente riuscito - la trama a volte inciampa su se stessa, alcuni personaggi e passaggi sembrano più rispondere ad una tesi che ad una vera esigenza narrativa, l'uso di alcune parole e locuzioni perplime un poco - è comunque un libro interessante per come cerca di mettere in scena la complicità dei tedeschi con il regime nazista, sia subita che agita, e con il concetto di colpa personale e di colpa collettiva. Aldilà delle debolezze resta un tentativo interessante di affrontare questi temi e del particolare significato che il cibo può acquisire nelle circostanze più disparate.