mercoledì 8 maggio 2019

Fedeltà

Titolo: Fedeltà
Autore: Marco Missiroli
Editore: Einaudi
Anno: 2019
Curiosità: candidato Premio Strega 2019
Stelle: 4 su 5
Pagine: 224
In due parole: pensarsi come coppia, costruire una famiglia, rinunce e desideri


Carlo ha un lavoro da redattore poco amato e uno da docente poco retribuito, cerca di gestire la frustrazione da autore mancato, ama Margherita e si sente attratto da Sofia.

Margherita ha un lavoro da agente immobiliare, fantastica un flirt con il fisioterapista, ama Carlo e ha una casa da conquistare con una sfacciata mancanza di scrupoli.

Anna è la madre di Margherita, la suocera di Carlo, una donna sensibile, vedova, ha imparato a guardare oltre.

Sofia si è trasferita da Rimini a Milano per studiare, sente la mancanza della madre, ha un grande affetto per il padre, si sente fuori posto e Milano non l'aiuta.

Andrea fa il fisioterapista, l'attenzione per i suoi pazienti e l'affetto per i genitori bilancia l'attrazione per la violenza e per gli uomini.

Questi i personaggi principali del romanzo di Missiroli. Diviso in due parti, nella prima parte l'infedeltà, il desiderio di infedeltà si palesa per la prima volta nelle vite e nelle menti di Carlo e Margherita. Le loro vite sembrano solide, i lavori apparentemente sicuri, l'acquisto di una casa sembra essere il punto di arrivo per una coppia stabile ma forse ancora immatura. La seconda parte vede passare 8 anni, la precarietà ha invaso le loro vite ma ora hanno un figlio e una casa. Cercano di essere fedeli a se stessi anche a prezzo di una certa infedeltà verso gli altri.

Sono le dinamiche dei sentimenti - oltre che una Milano viva e vissuta - ad essere sviscerate da questo romanzo, di come i sentimenti creano dei legami e di come questi legami, per essere conservati, preservati, ci chiedano di pagare un prezzo, più o meno alto. Carlo e Margherita si amano ma si tacciono, devono scegliere a cosa tenere, devono scegliere quanto peso dare alle proprie infedeltà e a quelle altrui. Scelta che in passato ha già fatto Anna, la madre di Margherita, una sorta di nume tutelare per questa coppia.

Bella e interessante la scrittura di Missiroli, lega e collega i personaggi anche attraverso la costruzione di periodi in cui si scambiano progressivamente il testimone.