Titolo: Il rumore del mondo
Autrice: Benedetta Cibrario
Editore: Mondadori
Anno: 2018
Curiosità: candidato Premio Strega 2019
Stelle: 3,5 su 5
Pagine: 751
In due parole: una giovanissima inglese sposa un nobile torinese, un matrimonio difficile in un inizio secolo complicato e tumultuoso
Anne ha appena 19 anni quando sposa Prospero nobile militare torinese in missione diplomatica a Londra, amore a prima vista, matrimonio in tempi rapidissimi, lui riparte per il Piemonte e lei lo fa qualche settimana dopo cadendo però malata di vaiolo in Francia, si salva e lo raggiunge ma è subito evidente che non sarà un matrimonio felice. Condannata alla solitudine (non fisica forse ma emotiva sicuramente) Anne trova nel suocero una sorta di alleato ed amico. Cosimo così si chiama è poi il personaggio più interessante, uomo anziano, piemontese tutto di un pezzo, monarchico fino alla morte non accoglie di buon grado i cambiamenti del mondo che lo circonda ma è comunque in grado di comprenderli e di adattarsi cambiando ed evolvendo.
Romanzo ambizioso ma eccessivamente lungo, il proliferare dei personaggi non giova alla profondità della storia (ho trovato francamente noiose le pagine dedicate a Theresa Manners). Sicuramente ben documentato e interessante proprio nelle parti più sociologiche e storiche, mi è sembrato debole nelle parti romanzesche e piatto nel raccontare la tragedia di una giovane donna sradicata dal suo mondo e lì subito abbandonata dal marito. Sia Anne che Prospero sembrano curiosamente privi di psicologia e con una scarsa capacità di introspezione, è il personaggio di Cosimo a svettare e a concentrare su di sé tutta l'attenzione ed è infatti l'unico perfettamente riuscito.