sabato 9 ottobre 2021

Yoga

Titolo: Yoga
Autore: Emmanuel Carrére
Editore: Adelphi
Anno: 2021 (edizione originale 2020)
Traduzione: Lorenza Di Lella, Francesca Scala
Stelle: 3,5 su 5
Pagine: 312
In due parole: autobiografia con un enorme elissi centrale, un buco nero che nasconde il buco nero della fine di un matrimonio e di un grave esaurimento

Diviso in due parti, nella prima Carrére racconta dettagliatamente un ritiro yoga a cui decide di partecipare per scrivere appunto un libro sullo yoga, che da moltissimi anni pratica insieme al tai chi, libro che nella seconda parte ha ormai completamente abbandonato, troppo occupato a riprendersi dalla terribile depressione che lo ha portato ad un ricovero ospedaliero in cui è stato sottoposto ad elettroshock. Malgrado Carrére scriva sempre benissimo, malgrado l'intensità di alcune passaggi della seconda parte in cui racconta dell'ospedale e della sua permanenza in un centro per migranti in Grecia, il libro risulta monco, mancante di qualcosa. Ho avuto la sensazione della presenza di un buco nero che nasconde il buco nero della fine del suo matrimonio e della terribile depressione che lo ha portato al ricovero. Insomma mi sento di concordare con quanto letto a suo tempo in un articolo su Il Post, non è un libro completamente sincero (e va anche bene visto che riguarda la vita di persone che non sono Carrére) ed un po' artificioso, che poi è il problema vero dell'autofiction, a raccontare di sé diventa difficile essere sempre completamente sinceri.