Titolo:
Berta Isla
Autore:
Javier Marías
Editore:
Einaudi
Anno: 2018 (edizione originale 2017)
Traduzione: Maria Nicola
Stelle:
4 su 5
Pagine:
478
In due parole:
l'acuta consapevolezza che i segreti del cuore di un altro resteranno per sempre tali
Berta sposa Tomás nel 1974 dopo un lungo fidanzamento iniziato quando avevano 14/15 anni. Abituata all'assenza di Tomás (studiava in Inghilterra, ad Oxford mentre lei faceva altrettanto a Madrid) inizialmente non trova nulla di strano nelle sue lunghe assenze, anche se intuisce discrepanze e incertezze in Tomás e nei suoi viaggi; finché qualcuno non la metterà di fronte al fatto che ha sposato una spia, o agente segreto... La scoperta ha il peso di una rilevazione per Berta che diventerà complice delle lunghe assenze di Tomás pur non sapendo mai esattamente cosa fa il marito durante i suoi viaggi.
Non si tratta però di una spy story ma della storia di un amore che bilancia il peso dei segreti con la lealtà e con l'immagine di un futuro insieme solido e felice coltivato fin dall'adolescenza. Diviso in più parti nelle prime Marías descrive in terza persona gli antefatti per così dire, incontri, fatti ed eventi che hanno portato Berta e Tomás al matrimonio, dopodiché per la maggior parte del romanzo da spazio al lungo monologo interiore di Berta e poi anche di Tomás. E' Berta il centro del racconto anche se il protagonista è Tomás, è lui il fulcro intorno cui ruota la sua riflessione e la sua vita, fatta di assenza e di segreti che non verranno mai svelati, l'ingannato e l'ingannatore che si troverà a vivere una vita di apparenze, con cui suo malgrado Berta dovrà fare i conti.