Autore: Colson Whitehead
Editore: Mondadori
Anno: 2019 (edizione originale 2019)
Traduzione: Silvia Pareschi
Stelle: 5 su 5
Pagine: 213
In due parole: una storia di abusi, ingiustizia, razzismo e dolorosa sopravvivenza
Sei stato allevato da tua nonna, non vedi i tuoi genitori da piccolissimo, ti piace studiare, hai un lavoretto, vai a scuola, sei nero ma sei negli anni in cui il movimento dei diritti civili sta prendendo forza anche vicino casa tua, certo hai già avuto la tua dose di disillusioni sulla giustizia del mondo ma credi nel futuro, credi in quello che farai e vorrai fare, andrai al college. Ma proprio quando sembra che tutto andrà come speri accetti un passaggio dalla persona sbagliata, ti fermano in una macchina rubata e non stanno a guardare chi sei, sei nero, tanto basta, ti mandano in prigione, in un riformatorio. E inizia il tuo incubo, è un posto crudele, i cui gli abusi e le ingiustizie verso i ragazzi sono continuamente perpretate, bianco o nero che tu sia non ti salverai, se sei nero poi c'è anche il razzismo a rincarare la dose. Ma tu sei una roccia, hai uno scopo, credi nella giustizia, hai anche un amico. Ti salverai? Vi salverete? Quanto tempo ci vorrà prima che la Nickel abbandoni i tuoi sogni? Ma sarà mai possibile non sognarla più? La eviti per anni e poi leggi che verrà abbattuta, che stanno riesumando i resti dei ragazzi sepolti nel cimitero della scuola, che hanno trovato un altro cimitero segreto e anche lì stanno riesumando le vittime degli abusi. La tua storia, la tua vita, quello che eri e che sei, cosa è importante e cosa non lo è più, fa male ma ora sai che devi dare voce a quei ragazzi abusati, feriti, uccisi, distrutti, dare voce al ragazzo che eri, ai ragazzi che eravate e a quello che non siete potuti diventare. Magnifico, doloroso, terribile, ma magnifico.