Autrice: Selma Lagerlöf
Editore: Iperborea
Anno: 2007 (edizione originale 1891)
Traduzione: Giuliana Pozzo
Curiosità: Selma Lagerlöf ha vinto il Nobel per la letteratura nel 1909, la prima donna in assoluto
Stelle: 5 su 5
Pagine: 542
In due parole: epopea picaresca in salsa scandinava
Conosciamo Gösta Berling fin dalle prime pagine del romanzo, è un prete che abbandona l'abito talare a causa della sua passione per il bere. Lo ritroviamo dopo varie peregrinazioni di cui non sappiamo nulla, in una cupa notte invernale quando dopo aver tradito la fiducia di una bambina viene salvato da una donna, la Maggioressa di Ekeby che lo porta tra i suoi Cavalieri: un manipolo di avventurieri dai molto talenti e dai molti vizi. Inizia così questa immaginifica e divertente saga che mescola mitologia, fiaba, epica, tradizioni cristiane e tradizioni nordiche, superstizioni e credenze, fede e spiritualità. Gosta ama, viene amato, combina guai terribili, vi pone rimedio, fa del bene e del male, a volte se ne rende conto a volte no. Lagerlöf ci racconta in particolare l'anno in cui i Cavalieri dopo aver cacciato la Maggioressa diventano i padroni di Ekeby, ma oltre a narrare le innumerevoli avventure loro e soprattutto di Gosta e delle donne da lui amate e che lui amano, ci racconta la magia del Nord. L'attenzione verso la natura e il mutare delle stagioni è costante e attraversa tutto il racconto, con descrizioni suggestive e vivide, un racconto magnifico e affascinante.