Autrice: Olga Tokarczuk
Editore: Bompiani (è stato pubblicato per la prima volta da Nottetempo)
Anno: 2012 (edizione originale 2009)
Traduzione: Silvano De Fanti
Curiosità: Olga Tokarczuk ha vitno il Premio Nobel per la letteratura nel 2018 "per un'immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita"
Stelle: 4 su 5
Pagine: 265
In due parole: una donna anziana vede in una serie di morti misteriose altrettanti omicidi
Janina Duszejko ha sessant'anni, in passato è stata ingegnere poi insegnante, ora insegna ancora inglese ai bambini della scuola elementare e custodisce le case delle vacanze dei suoi vicini, aiuta un suo ex alunno nella traduzione in polacco di Blake e sopratutto interroga i pianeti e le stelle tracciando oroscopi per sé e gli altri. E' una donna eccentrica, animalista convinta, che guarda con sgomento alla crudeltà dei cacciatori e degli allevatori. Finché una serie di morti misteriose sconvolge la tranquillità del piccolo paese di confine in cui vive, Janina anzi la signora Duszejko è convinta che si tratti di omicidi ma nessuno sembra darle retta. Scritto in prima persona, questo curioso noir di cui non voglio svelare più del necessario, è una lettura affascinante, il personaggio di Janina è magnifico, una donna eccentrica ma anche saggia, razionale anche nel suo modo di concepire l'astrologia, non si può fare a meno di amarla.