Autore: Guido Morselli
Editore: Adelphi
Anno: 1977
Curiosità: l'autore scrisse questo romanzo l'anno stesso in cui si tolse la vita
Stelle: 4 su 5
Pagine: 142
In due parole: un suicida mancato torna dal suo tentativo abortito e trova un mondo privo di esseri umani
Un uomo, piuttosto solitario e schivo anche se non propriamente un sociopatico, decide di porre fine alla sua vita e per farlo si reca in una grotta isolata al cui fondo si trova un lago. Ci ripensa però e torna a casa propria pensando che tutto sarà come prima. La sua mancata morte però coincide con la scomparsa degli esseri umani, non solo quelli del paese alpino in cui vive, ma anche quelli della grande città giù a valle e dell'intero mondo. E' la dissipatio humani generis, la dissipazione del genere umano, sono tuttə scomparsə, senza lasciare la minima traccia organica, giusto qualche affetto personale e poco più, il mondo è vuoto e nella sua vuotezza l'uomo continua in qualche modo a vivere. Mirabile e sottilmente inquietante Morselli capovolge la situazione del suicida, non è lui il morto ma la morte è il mondo.