Autore: Dai Sijie
Editore: Adelphi
Anno: 2001 (edizione originale 2000)
Traduttrice: Ena Marchi
Curiosità: l'autore vive dalla metà degli anni '70 in Francia ed ha scritto il libro in francese
Stelle: 3,5 su 5
Pagine: 140
In due parole: il potere salvifico ed emancipatorio della letteratura
Ambientato durante la rivoluzione culturale cinese, i due giovani protagonisti entrambi figli di medici entrambi considerati nemici del popolo, vengono spediti in uno sperduto paesino di montagna dove dovranno essere rieducati. Il narratore suona il violino e il suo amico Luo di poco più grande ha un grande talento come narratore. Trovano un proprio equilibrio finché scoprono che il loro amico Quattrocchi, anche lui sottoposto a rieducazione, nasconde dei libri tra cui alcuni di Balzac. Innamorati entrambi di una ragazza del luogo, la figlia del sarto e sarta lei stessa, sarà Luo a voler farsi carico della sua di rieducazione usando quei libri proibiti, per fare della montanara qualcosa di diverso. Sarà proprio quello che succederà, la piccola sarta si trasforma in una ragazza sicura di sé, ansiosa di scoprire il mondo, libera e indipendente.