martedì 11 giugno 2019

L'italiano

Titolo: L'Italiano
Autore: Shukri al-Mabkhout
Editore: Edizioni E/O
Anno: 2017 (edizione originale 2014)
Curiosità: vincitore dell'International Prize for Arabic Fiction 2015
Traduzione: Barbara Teresi
Stelle: 3 su 5
Pagine: 365
In due parole: la storia di un uomo nella Tunisia tra gli anni Ottanta e Novanta

Vincitore del più importante premio letterario del mondo arabo questo romanzo mi ha lasciato più di una perplessità. Il protagonista deve il suo soprannome al su bell'aspetto, nato da una buona famiglia di Tunisi, appassionato di filosofia, studente di giurisprudenza, attivista politico di sinistra durante gli anni dell'università, diventerà prima correttore di bozze e poi giornalista. Il libro si apre con il comportamento scandaloso dell'Italiano - il cui vero nome è Abdel Nasser - al funerale del padre, quando si scaglia con violenza verso l'imam che celebra il rito funebre. I motivi di questo comportamento sono svelati (in maniera molto debole) alla fine del libro in cui, un suo caro amico di infanzia, ci racconta la sua vita.  Da studente si innamora di Zeina, bella e intelligente studentessa di filosofia, si sposano ma le cose non vanno bene tra loro. Il narratore ne individua il motivo nell'ambizione di Zeina ma a me sembra più dovuta all'immaturità del protagonista. Ci sono anche altre donne che influenzano la sua vita ma tutte, in un modo o nell'altro, lo deludono. Ecco di questo libro i personaggi più interessanti sono le donne, alle prese con una società che, da una parte, le vuole libere ed emancipate ma, dall'altra, le imprigiona nel ruolo classico della moglie e della madre. Purtroppo però vengono descritte solo in funzione del grado di delusione che provocano in Abdel, delusione provocata dal loro comportamento ovviamente e anche le loro scelte finali sembrano poco coerenti con la figura che di loro viene descritta. Non mi ha convinta del tutto quindi, anche se le parti dedicate alla carriera giornalistica di Abdel sono piuttosto interessanti e descrivono bene come funziona il giornalismo in un paese in cui la censura e il controllo statale sono molto forti.