sabato 5 maggio 2012

Aprile dolci letture

Tra un po' non saprò più come intitolare questi post dedicati alle mie letture, dovrò trovare un altro metodo, magari tolgo il riferimento al mese... vedremo. In ogni modo ho letto parecchio come al solito.



Libri letti
  • Denti bianchi, Zadie Smith
  • Uomini e topi, John Steinbeck
  • Nove racconti, J. D. Salinger
  • Care memorie, Marguerite Yourcenar
  • Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen
  • Il malinteso, Irène Némirovsky
  • Il sangue degli altri, Simone De Beauvoir
Libri comprati
  • Il meglio di me, Nicholas Sparks
  • Un giorno mi troverai, Kim Edwards
Libri presi in prestito
  • Il malinteso, Irène Némirovsky
  • Il sangue degli altri, Simone De Beauvoir
  • La forma delle cose, Truman Capote
Libri in lettura
  • La forma delle cose, Truman Capote
Cominciamo da Denti bianchi di Zadie Smith, di lei avevo già letto L'uomo autografo (il suo secondo romanzo) e mi era piaciuto molto e ora nella mia libreria gli tiene compagnia il primo. All'inizio ho un po' stentato, il primo capitolo mi è sembrato un po' confuso ma poi prende quota come un aquilone ben fatto. Il tema principale è quello della immigrazione: gli innumerevoli problemi delle seconde generazioni (e anche delle terze), più East is East che Un bacio appassionato se vogliamo trovare esempi presi dal cinema, ma non mancano i momenti commoventi e le scelte dalle conseguenze tragiche. Chi è senza radici deve darsi da fare a farne crescere di nuove, chi vive tra due paesi ne deve scegliere uno senza ripudiare l'altro e per fortuna la vita continua e le cose possono sempre cambiare. Si parla anche di manipolazione genetica e fondamentalismo religioso ma soprattutto di sentimenti e di identità.

Uomini e topi di John Steinbeck l'ho preso per la consueta sfida mensile (quella a tema, il tema di aprile era "animali): breve, folgorante, perfetto.
   
Anche Nove racconti di J. D. Salinger mi è  piaciuto moltissimo. Questi racconti sono bellissimi, il primo "Un giorno ideali per i pescibanana" mi ha spiazzato. Non so dire quale sia il mio preferito, sono diversi come ambientazione ma forse non per temi narrativi... l'ultimo "Teddy" è incredibile. Io amo i racconti ma questi sono forse i più belli che abbia mai letto.

Dopo Le memorie di Adriano ho voluto proseguire ma la mia conoscescenza di Marguerite Yourcenar e ho preso Care memorie. E' un romanzo di memorie familiari, una ricerca delle proprie radici, Yourcenaur volge lo sguardo dietro per guardare la madre - morta poco dopo la sua nascita - e la famiglia di lei. Vite e fatti non conosciuti, sentiti dire, riportati da terze persone ma - come per Le memorie di Adriano - riesce nel piccolo miracolo di farcele sentire vive senza romanzarne troppo la vita e cercando di capire quelli che potevano essere i loro sentimenti in quei tempi e in quei luoghi. La scrittura è come sempre lieve, attenta ma scorrevole.

Per Il club di Jane Austen ho ri-letto Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, non scrive solo dei romanzi d'amore ma dei romanzi comici.

Continuo a leggere Irène Némirovsky e questo mese ho preso Il malinteso, la sua opera prima in cui mostra già di essere una scrittrice di straordinario talento. La storia di due amanti che pur amandosi cercano l'uno nell'altro e si danno reciprocamente cose diverse, è impossibile per entrambi rendersi veramente felici anche se in alcuni momenti lo sono stati felici, senza ombra di dubbio. L'amore è un tema ricorrente nella Némirovsky, ma non è un amore sdolcinato né assoluto, è un amore condizionato dalla posizione sociale in una società che, dopo la prima guerra mondiale, è stata stravolta e va inesorabilmente verso l'abisso del nazi-fascismo. Come se l'amore fosse un lusso e la mancanza d'amore la condizione normale di noi tutti.

Come forse vi ho già detto e in caso ve lo dico ora una dei miei autori preferiti, una dei più amati è Simone De Beauvoir. Non ho ancora letto tutto ma questo mese ho colmato una lacuna con Il sangue degli altri. Nella sua biografia Simone de Beauvoir ne parla in modo critico, dice che non è un romanzo veramente riuscito ma io l'ho trovato bellissimo e appassionante. Ci sono dentro un sacco di temi e credo sia molto autobiografico: la storia d'amore tra Jean ed Hèléne, la tensione e la complicità tra di loro, la tensione di lei a diventare qualcuno, ad essere riconosciuta dagli altri (da J. in particolare) come qualcosa di unico, il senso di responsabilità morale di lui, i sensi di colpa e l'intreccio tra l'amore e la morte. E lo stile poi, si passa da un dialogo interiore in prima persona al racconto in seconda persona, i punti di vista cambiano, prima l'uno o poi l'altro personaggio, notevole davvero.

Questo ho letto in tutto 7 libri per un totale di 1.874 pagine, media di voto molto alta quasi 5 stellette.