domenica 4 novembre 2012

Le vite dei libri

Una cosa che mi piace fare, quando prendo in prestito un libro in biblioteca, è di guardare quante volte e con che frequenza è stato preso in prestito. Ci sono dei libri che non vengono mai chiesti, tra un prestito e l'altro passano anni. Altri che vengono chiesti spesso, a intervalli di pochi mesi e si capisce che il cartellino del memo è stato sostituito più volte.
Altri invece hanno una vita intensa per un breve periodo per poi tornare nell'oblio degli scaffali, vengono presi a poche settimane di distanza per un periodo ristretto e poi tornano a correre mesi e anni per i prestiti successivi... mi chiedo a quali logiche rispondano queste differenze. I classici mi immagino che siano chiesti almeno un paio di volte l'anno, i best seller tanto appena usciti e sempre di meno dopo, i long sellers dovrebbero avere un andamento più regolare, poi ci sono i libri che conoscono in pochi... ecco a me incuriosisce sapere come ci arrivano i lettori a quei libri lì. Questo mese io ne ho preso in prestito uno - Le vie incantate di Parigi - e lo sto finendo di leggere in questi giorni, dal primo e unico prestito sono passati 5 anni, a me è capitato tra le mani mentre guardavo tra quelli della Yourcenaur e l'ho preso per curiosità e perché dentro aveva delle foto di Robert Doisneau. E' stato un incontro felice anche se vi dirò di più il prossimo mese, in effetti a me di incontri felici con i libri ne sono capitati alcuni: libri presi in mano per caso, il più delle volte in libreria, perché ti colpisce il titolo o la copertina e di cui poi ti innamori, per me è stato così con Cromosoma Calcutta di Amitav Gosh... e i vostri? Con quali libri avete avuto un incontro felice?

Libri letti
  • La prova matematica dell'inesistenza di Dio, John Allen Paulos
  • Il diario di Jane Sommers, Doris Lessing
  • Léonie, Sveva Casati Modignani
  • Parti in fretta e non tornare, Fred Vargas
  • Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson
  • L'invitata, Simone De Beauvoir
  • Duro come l'amore, Rossana Campo
Libri presi in prestito
  • L'invitata, Simone De Beauvoir
  • Parti in fretta e non tornare, Fred Vargas
  • Le vie incantate di Parigi, Jacques Yonnet
  • Duro come l'amore, Rossana Campo
Libri comprati
  • Léonie, Sveva Casati Modignani
  • Il momento è delicato, Niccolò Ammaniti
  • Acciao, Silvia Avallone
  • Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson
Libri in lettura
  • Le vie incantate di Parigi, Jacques Yonnet
Tra i libri di mia sorella che girano ancora per casa ho trovato La prova matematica dell'inesistenza di Dio di John Allen Paulos. Pur atea convinta e priva di dubbi a me questo tipo di testi lasciano sempre un po' perplessa... servono davvero? A cosa poi? A me personalmente non interessa dimostrare che Dio non esiste, comunque io a Dio non ci credo, mi interessa invece più ragionare e riflettere su quello che la religione impone, per ragioni storiche e culturali, anche ai non credenti (e a quelli che credono in altro). Allos lo fa in parte nelle ultime pagine ma non basta certo a riscattare il testo che resta una raccolta di battutine facili sul "credere".

E' ricominciata su Anobii la sfida a tema a cui sono particolarmente affezionata. Per ottobre il tema prescelto era Londra e io hoscelto Il diario di Jane Sommers di Doris Lessing.
E' un romanzo incredibilmente intenso. Janna, dopo aver evitato di partecipare alla morte per malattia prima del marito e poi della madre, incontra casualmente una vecchia signora e ne diventa amica. Ad una prima impressione potrebbe sembrare che lo fa per riscattarsi ma Maudie ha davvero qualcosa di diverso: una volontà indomita, orgoglio, voglia di vivere, nonostante una vita durissima questa vecchia signora non si arrende anche se prova rabbia per le umiliazioni a cui la vecchiaia la costringe. Janna a sua volta impara molte cose, non si illude di essere diventata una persona migliore ma certo diversa. Londra pur restando sullo sfondo era l'unica città in cui poteva essere ambientato: la decadenza irrimediabile delle vecchie case vittoriane più convenienti da abbattere che da ristrutturare ma comunque brulicanti di vita; il traffico, la vitalità; il cosmopolitismo con le miriadi di persone provenienti dai posti più diversi... Coinvolgente e commovente ha fatto diventare Lessing una delle mie scrittrici preferite.

Mi è arrivato a casa tramite l'Euroclub Léonie di Sveva Casati Modignani. Di solito me li faccio cambiare e mi prendo qualcosa che mi piace di più ma visto che è una delle scrittrici italiane più note e longeve ho pensato: proviamo va! L'ho trovato banale, a volte irritante, in alcuni passaggi leggermente fascista e superficiale, insomma tempo sprecato. E' il primo libro suo che leggo e sarà anche l'ultimo.

Anche questo mese mi sono concessa un libro di Fred Vargas: Parti in fretta e non tornare. Tutti i libri della serie di Adamsberg sono divertenti e lo è anche questo. Qui ci sono dei tonti che tonti non sono e un assassino che non si fa catturare anche se confessa tutto. Ben scritto, ben congegnato, si fa leggere che è un piacere.

E' un best seller con una bella copertina Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Jonas Jonasson. Di solito diffido dei libri che consigliano tutti ma il titolo è bello e ho deciso di prenderlo. Come sempre succede poteva essere meglio, la parte dedicata alle peripezie che Allan (il centenario) affronta quando fugge dalla casa di riposo sono molto divertenti, quello che non va è il racconto delle sue avventure precedenti... è una specie di Candido ma è più irritante o più semplicemente Jonasson non è Voltaire, fatto sta che alla fine il tutto risulta un po' noioso e ripetitivo. Evitatelo oppure fatevelo prestare da me.

Non ho ancora letto tutto di Simone De Beauvoir, L'invitata è uno di quelli che mi manca e questo mese ho colmato la lacuna. Sostanzialmente è la storia di una coppia aperta direttamente ispirata alla sua storia ed esperienza con Sartre. Il triangolo amoroso messo in piedi dalla coppia con la giovane Xaviere però mostra presto la corda e la fine è tragica ma inevitabile. E' stato catartico per de Beauvoir scrivere questo romanzo, lo dice lei stessa nella sua autobiografia, mi è piaciuto, anche se con qualche lungaggine si fa leggere bene e me lo sono goduto.

Un'altra scrittrice, anzi scrittora come ama definirsi, che mi mancava è Rossana Campo. Il mio primo, preso in biblioteca, è Duro come l'amore: la protagonista (di cui non viene mai detto il nome) è sposata e inquieta, non per noia ma per carattere, incontra un uomo affascinante ma anche fuori di testa, nasce una storia tra i due che ben presto si complica. Il racconto è un flusso continuo, i dialoghi veloci, tutto scorre e la trama prende e intriga. E' il suo primo dicevo e non sarà certo l'ultimo.

Purtroppo questo mese sono incappata in due libri ciofeca e la bellezza degli altri non ha riscattato l'andamento generale.

Libri letti: 7
Pagine sfogliate: 2.332
Stelle assegnate: 21 (media 3)