Titolo:
L'estate del '78
Autore:
Roberto Alajmo
Editore:
Sellerio
Anno: 2018
Curiosità:
candidato al Premio Biblioteche di Roma
Stelle: 4 su 5
Pagine:
173
In due parole:
il tentativo di capire il perché di un'assenza, la fase finale di un lutto, ottimista nonostante tutto
Roberto vedrà l'ultima volta sua madre nel luglio del 1978 senza rendersi conto (e come potrebbe?) che quello è un addio e non un arrivederci. Un lutto del genere, in quelle circostanze poi, è qualcosa che segna profondamente e che ti accompagnerà per tutta la vita, dando un colore diverso a tutto quello che fai probabilmente. Alajmo non ha mai smesso di interrogarsi e ci ritorna ora dopo 40 anni, dopo anche la morte del padre, iniziando una sorta di indagine a ritroso, aiutandosi con le fotografie e i ricordi, chiamando significativamente i genitori con i nomi di battesimo Elena e Vittorio e non appunto mamma e papà, ripercorre le ragioni, gli eventi, insomma si chiede cosa sia successo, come e perché, lo confronta con il suo presente, con il suo essere padre ora, con il personale rapporto che ognuno di noi ha con la morte.. E' un libro leggero nel suo piano raccontare, non grida, non si dispera, prende le misure delle assenze, del dolore, del lutto e pacifica e consola.