Titolo: Da molto lontano
Autore: Roberto Costantini
Editore: Marsilio
Anno: 2018
Curiosità: il sesto libro della serie del commissario Balistreri
Stelle: 2,5 su 5
Pagine: 597
In due parole: una indagine chiusa malamente viene riaperta dopo quasi 30 anni
Roma 1990, estate, nel pieno dei Mondiali di calcio: il figlio di un costruttore scompare, i familiari minimizzano il fatto a cui però sembra collegata la scomparsa di una ragazza campana. Balistreri indaga, controvoglia e maldestramente, nonostante il supporto del bravo Corvu e il pungolo di un magistrato leghista assai ambizioso.
Roma 2017, Balistreri è in pensione e ricorda poco e male di quella indagine a cui è costretto a ritornare, scoprendo dopo quasi 40 anni quello che allora non aveva saputo capire o vedere.
Questa in breve la trama del sesto romanzo di Costantini con protagonista Michele Balistreri: poliziotto antipatico e sgradevole, con pochi pregi e molto difetti. Come gli altri romanzi Costantini utilizza due piani temporali, nel primo traccia una indagine poco riuscita, nel secondo ritorna sull'indagine e la risolve. In questo troviamo tre personaggi femminili che cercano di affermare se stesse in un clima violentemente misogino, a cui loro rispondono usando le stesse armi che usano gli uomini. Ma troviamo anche un Balistreri smemorato che nella perdita dei ricordi trova finalmente la serenità obliata di cui sentiva da tempo il bisogno.
Non mi ha entusiasmato, nonostante l'accortezza dell'autore nel gestire i temi narrativi.