sabato 23 luglio 2022

Sopravvissuta a un gulag cinese

Titolo: Sopravvissuta a un gulag cinese
Autrice: Gulbahar Haitiwaji (con Rozenn Morgat)
Editore: add editore
Anno: 2021 (edizione originale 2021)
Traduzione: Sara Prencipe
Curiosità: su Internazionale trovate vari articoli sulla repressione e persecuzione degli uiguri, vi segnalo anche Made in Slavery il podcast di Eleonora Mongelli sullo sfruttamento degli uiguri tramite il lavoro forzato
Stelle: 4 s 5
Pagine: 225
In due parole: la testimonianza di una uigura esule in Francia, prigioniera per tre anni dei campi di rieducazione cinese nello Xinjiang

Attirata con l'inganno in Cina, Gulbahar Haitiwaji si ritrova ben presto prigioniera del sistema repressivo e persecutorio del partito comunista cinese, messo in piedi per la repressione della minoranza uigura (di lingua turcofona e di religione mussulmana), considerata propensa al fondamentalismo religioso e al terrorismo. E' solo l'ultima fase di una repressione cominciata con il massiccio esodo di cittadini di etnia han (la maggioranza) nello Xinjiang, proseguita con la discriminazione progressiva degli uiguri e delle uigure e culminata con la situazione attuale: l'esistenza confermata e documentata di decine e decine di campi di prigionia e rieducazione, l'arresto e deportazione sistematica, lo sfruttamento, le torture, l'annientamento psicologico e fisico. Una situazione terrificante che vede l'ONU impotente e in parte connivente alla Cina, forte del suo ruolo all'interno dell'organizzazione. Basti pensare alla recente visita di Michelle Bachelet, alto commissario per i diritti umani dell'ONU, risoltasi in un nulla di fatto.

Il libro ripercorre l'esperienza di Gulbahar dall'arrivo fino alla liberazione, resa possibile dall'impegno e perseveranza della sua famiglia e di sua figlia Gulhumar in particolare. Racconta anche dei dubbi, dei sensi di colpa, della paura per l'impatto che la decisione di pubblicare con il proprio nome questo libro, avrà sui familiari ancora in Cina. Il racconto non ha un andamento drammatico, segue una linea cronologica e questa "piattezza" rende i fatti narrati ancora più inquietanti e sconvolgenti. La Cina è un regime oscuro che non si fa scrupoli nel reprimere e perseguitare chiunque possa dargli fastidio.