giovedì 28 luglio 2022

Voci del verbo andare

Titolo: Voci del verbo andare
Autrice: Jenny Erpenbeck
Editore: Sellerio
Anno: 2016 (edizione originale 2015)
Traduttrice: Ada Vigliani
Curiosità: vincitrice Premio Strega Europeo 2017
Stelle: 5 su 5
Pagine: 349
In due parole: che succede quando ci si mette in ascolto di chi scappa dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni?
 

Richard è appena andato in pensione, è un filologo classico, ha insegnato per anni all'università a Berlino, in quella che era la Berlino Est. In maniera quasi casuale entra in contatto con un gruppo di richiedenti asilo di varie nazionalità, prima accampati per protesta in una piazza berlinese e poi, grazie ad un accordo con le autorità, trasferiti in un ex ospizio vicino casa di Richard. Mosso da quello che all'inizio è un interesse antropologico, ben presto si fa coinvolgere dalle storie di questi uomini, dalle loro vicessitudini e tragedie. Non è un'attivista in senso stretto, non lancia petizioni o proteste, non pretende di risolvere i loro problemi, semplicemente si mette in ascolto, li accoglie nel senso più esteso del termine, testimonia le contraddizioni del sistema d'accoglienza europeo e l'ipocrisia dei trattati e delle regole comunitarie. Incontra nel suo cammino questa umanità dolente e gli si affianca, aiutandoli dove e come può, diventandone amico. E da parte loro questi uomini, questa ragazzi, riconoscono in Richard un pari, un confidente a cui "donare" il proprio dolore, a cui mostrare le proprie vite sospese tra un ritorno impossibile e una accoglienza rimandata. Vite che si intrecciano e che per un po' si uniscono nell'andare, molto bello.