Titolo: La straniera
Autrice: Claudia Durastanti
Editore: La nave di Teseo
Anno: 2019
Curiosità: candidato Premio Strega 2019
Stelle: 3,5 su 5
Pagine: 285
In due parole: autobiografia minima di una vita sempre migrante
E' una racconto autobiografico e molto intimo questo di Claudia Durastanti, ma curiosamente è anche in qualche modo freddo e distante. Nata negli USA da due genitori sordi, tornata a 6 anni a vivere in Italia in un paesino della Basilicata, trasferitasi poi a Roma per studio e a Londra per amore e lavoro, costantemente in bilico tra marginalità e normalità, di famiglia povera che però va tutti gli anni in vacanza a New York, ha vissuto un'infanzia e una prima giovinezza complicata e difficile, sempre ad un passo dal diventare definitamente borderline. Dall'equilibrio raggiunto ora ma in qualche modo sempre precario ci racconta appunto di sé e della sua famiglia, dei suoi incredibili genitori, di una fatica del vivere che si intuisce e capisce, ma lo fa senza farne una tragedia (non mi viene una espressione migliore), non ci chiede di compatirla, di piangere per la sorte disgraziata che ha colpito i suoi genitori, della trascuratezza che probabilmente ha conosciuto. Niente di tutto questo. Questo è stato, questo è, lei ci ha fatto i conti (ce li farà) e ne ha scritto, tutto qua.