Autrice: Paola Cereda
Editore: Giulio Perrone
Anno: 2019
Curiosità: candidato Premio Strega 2019
Stelle: 4 su 5
Pagine: 222
In due parole: una donna in crisi e incerta, tra rimorsi e rimpianti, senza illusioni ma ancora aperta alla vita
Matilde è una maestra in pensione, per problemi finanziari (che tiene accuratamente nascosti alla insopportabile figlia) si trova costretta a fare da badante ad un anziano ingegnere, non più autosufficiente in seguito ad un ictus ma ancora lucido e consapevole. Paola Cereda ci racconta la sua storia senza una parola di troppo, il segreto di Matilde lo scopriamo a poco a poco, insieme alla sua forza, alla sua capacità di ascoltare gli altri, al dolore per la distanza che la separa dalla figlia e dalle nipoti... E' una donna anziana ma forte, sa bene che siamo quello che siamo e lo siamo soprattutto rispetto agli altri, con cui dividiamo parti, più o meno grandi, più o meno lunghe, della nostra vita. Anche se non sempre ci comprendiamo e ci vogliamo comprendere. Matilde non ha rimpianti, lei ha fatto delle scelte e continuerà a farle, sa bene che, per comprendere gli altri, non dobbiamo guardarli attraverso la lente dei nostri bisogni e non bisogna mai confondere l'amore con il dovere, l'affetto con un obbligo. Vorrebbe che la figlia lo capisse, vorrebbe trovare le parole per farglielo capire, non ci riesce ma riuscirà.