mercoledì 24 giugno 2015

L'urlo e il furore

Titolo: L'urlo e il furore
Autore: William Faulkner
Editore: Einaudi
Anno: 1984 (edizione originale 1929)
Traduzione: Vincenzo Mantovani
Curiosità: James Franco ne ha tratto un film nel 2014, in rete non ci sono altre notizie
Stelle: 4 su 5
Pagine: 318
In due parole: il flusso di coscienza di una famiglia disfunzionale e infelice

Stati Uniti del Sud, una famiglia decaduta poco prima della Depressione, quattro figli: uno ritardato, uno suicida, uno egoista, l'unica figlia considerata perduta. Flusso di coscienza in tre atti più uno e un epilogo: il primo è quello di Benjy il fratello ritardato, poi Quentin il fratello suicida e infine Jason il fratello egoista (e francamente odioso e meschino). L'ultimo atto prende lo spunto dalle impressioni di Dilsey la cuoca nera della famiglia e nell'epilogo Faulkner tira le file della storia di una delle tante famiglie infelici della letteratura. Con salti di tempo e di spazio qui si racconta soprattutto di una assenza, di una fuga, quella di Caddy e della di lei figlia, non sappiamo quello che pensano, Faulkner da voce (anzi pensiero) solo ai personaggi maschili mentre dei personaggi femminili conosciamo parole, atti, frammenti. E' una storia frammentata quella che raccogliamo, siamo noi lettori a doverla ricostruire, a dover collegare i vari pezzi e quello che ne esce è uno strazio.