Titolo:
La Mennulara
Autrice:
Simonetta Agnello Hornby
Editore:
Feltrinelli
Anno: 2002
Stelle:
2 su 5
Pagine:
209
In due parole:
un po' inconsistente, una storiella o poco più creata a partire da materiale altissimo
La Mennulara è il soprannome della criata (la serva) di una famiglia di notabili siciliani, alla sua morte lascia dietro di sé uno strascico di pettegolezzi, illazioni, supposizioni, mezze verità e mezze menzogne. Nel corso degli oltre 40 anni in cui ha servito la famiglia è arrivata a prenderne le redini economiche e anche da morta la comanda e dirige. Beh da qui in poi finisce il divertimento, il risultato è per i miei gusti piuttosto inconsistente, il materiale da cui parte è altissimo, è lo stesso di cui si è servito Sciascia e di cui si serve anche Camilleri, ma i vari personaggi sono francamente tutti antipatici, macchiette il più delle volte e anche la Mennulara intorno a cui ruota tutta la storia risulta alla fine piuttosto piatta. Ed è un peccato perché il mondo che racconta Agnello Hornby (una Sicilia interna all'inizio degli anni '60, in bilico tra tradizioni e spinta verso il nuovo, tradizione e rivoluzione, mafia e stato) è un mondo ricco di ispirazione a patto di saperne cogliere le contraddizioni profonde e di riuscire a dargli voce e sostanza.