domenica 11 ottobre 2015

Tutti i nomi

Titolo: Tutti i nomi
Autore: José Saramago
Editore: Einaudi
Anno: 1998 (edizione originale 1997)
Traduzione: Rita Desti
Stelle: 4 su 5
Pagine: 252
In due parole: l'indagine su di una vita si trasforma nella scoperta della morte


Il Signor José (tra l'altro l'unica persona che compare nel romanzo ad essere indicata da un nome) è un anonimo impiegato dell'anagrafe, anzi uno scritturale ausiliario della Conservatoria Generale. Ha una vita normale, piuttosto grigia, l'unico hobby sono le raccolte di ritagli di personaggi famosi, un giorno decide di arricchire le cartelle con i dati anagrafici dei personaggi. Approffittando del fatto che abita in un appartamento comunicante con l'ufficio in cui lavora, sera dopo sera raccoglie le schede e le ricopia in bella copia in casa sua prima di riporle al loro posto. Una sera, per la fretta di prendere le schede che gli servono, raccoglie per errore anche quella di una donna sconosciuta. Inizia così un'indagine ossessiva su questa donna, il Signor José viaggia a ritroso nel tempo e segue la donna nella casa in cui è nata, nella scuola che ha frequentato e così via. E' un'indagine tortuosa e poco pratica ma il Signor José è fatto così, non riuscirà a scoprire il volto della donna sconosciuta, incontrerà la morte invece della vita ma in qualche modo riuscirà a sconfiggerla, anche con l'aiuto di un personaggio davvero inaspettatto. Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la descrizione e la spiegazione dell'organizzazione burocratica in cui consiste la Conservatoria Generale, un labirinto impressionante di schede e schedari nei cui meandri l'oblio è sempre in agguato. Potrebbe essere una storia d'amore, forse in qualche modo lo è, ma è soprattutto la storia del modo in cui stiamo al mondo: nasciamo, viviamo, lasciamo labili tracce di noi, moriamo, veniamo dimenticati... e forse è meglio così.