sabato 19 marzo 2016

Il Regno

Titolo: Il Regno
Autore: Emmanuel Carrère
Editore: Adelphi
Anno: 2015 (edizione originale 2014)
Traduzione: Francesco Bergamasco
Stelle: 3 su 5
Pagine: 428
In due parole: una solida e intelligente apologia del cristianesimo, ma come diceva già Pascal le verità della fede non hanno nulla a che fare con quella della ragione



Emmanuel Carrère attraversò tra il 1990 e il 1993 una crisi mistica che lo portò ad abbracciare il cattolicesimo (di cui già comunque faceva parte essendo stato battezzato), da questo periodo piuttosto intenso ha conservato alcuni ricordi, una lieve sensazione di imbarazzo e parecchi appunti, ora li ripercorre non più dal punto di vista del credente (che non ha bisogno di prove) ma da quelle dello studioso e del romanziere, concentrandosi sulle parti della Bibbia che più gli sembrano autentiche e cioè gli atti degli apostoli e il vangelo di Luca. Carrére dice di affrontare il cristianesimo delle origini come un biografo più che uno storico e infatti qui traccia la vita di Paolo a cui aggancia quella di Luca appunto, senza mettere mai in dubbio l'autenticità di Cristo come figura storica prova ad immaginare e a descrivere i primi passi di quella che era una oscura setta ebraica e che diventò nel corso dei secoli una religione autonoma e potente. Scritto benissimo mi lascia comunque un po' perplessa, la sensazione è quella appunto di una intelligente apologia della fede da uno che in fondo dice di non averne più, alla fine la sensazione è che senza Paolo il cristianesimo non sarebbe mai diventato quello che è oggi, forse il suo posto lo averebbe preso una versione romanizzata dell'ebraismo, difficile dirlo. Quello che però possiamo dire con Pascal è che le ragioni del cuore non possono essere comprese da quelle della mente: da non credente guardo alla Chiesa in quanto struttura di potere più che comunità spirituale.