giovedì 1 giugno 2017

L'invisibile ovunque


Titolo: L'invisibile ovunque
Autore: Wu Ming
Editore: Einaudi
Anno: 2015
Stelle: 3 su 5
Pagine: 201
In due parole: quattro storie di resistenza e opposizione alla barbarie della guerra


La 1° guerra mondiale, la grande guerra, la guerra di trincea, fu una guerra atroce. La "novità" della guerra di posizione, insieme all'uso dei gas e allo sviluppo di armi più letali, comportò un numero di morti e di invalidi ancora oggi difficilmente immaginabile, le conseguenze furono disastrose e appena offuscate dalle atrocità che causò a sua volta la 2° guerra mondiale. Wu Ming la ripercorre a modo suo: partendo cioè da una documentazione storica ineccepibile e da personaggi realmente vissuti per narrarci fatti ed anni che non hanno lasciato tracce o quasi.
Nei quattro racconti che formano il libro troviamo delle storie di resistenza agli orrori della prima linea: c'è chi sceglie di diventare Ardito per togliersi dalla melma della trincea; chi decide di percorrere fino in fondo la strada della follia; chi contrappone alla guerra il paradosso; chi pratica invece l'invisibilità più assoluta.
Se i primi due racconti narrano di personaggi inventati (ma non per questo irreali) i secondi due racconti narrano di personaggi reali (con una certa dose di inventività) e sono anche quelli a mio parere più riusciti. Ancora una volta Wu Ming fa diventare la storia una cosa viva, reale e presente.