sabato 27 ottobre 2018

All'ombra di Jiulius

Titolo: All'ombra di Jiulius
Autrice: Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi
Anno: 2018 (edizione originale 1965)
Traduzione: Manuela Francescon
Stelle: 3 su 5
Pagine: 326
In due parole: una famiglia, un fine settimana, il passato e il presente, dolori e segreti



Londra, fine anni sessanta, Esme ha una bella casa in campagna, ha due figlie Cressida ed Emma che la raggiungeranno nel fine settimana che sta per iniziare, Jiulis loro marito e padre è morto da oltre vent'anni, mentre andava a salvare i soldati inglesi bloccati in Francia dalla disfatta di Dunkerque. A quei tempi Esme aveva un amante, Felix, che dopo anni di silenzio le chiede di andare a trovarla quello stesso fine settimana. Cressida la figlia più grande è una donna infelice e insoddisfatta, Emma la più piccola è più equilibrata, lavora nella casa editrice di famiglia dove incontra Dan, poeta, che decide di invitare nella casa materna. Cinque personaggi, tre donne e due uomini.
Di ogni personaggio Howard ci racconta di volta in volta pensieri, desideri, aspirazioni e contraddizioni in singoli capitoli a loro dedicati, intervallati da capitoli più corali in cui interagiscono e le tensioni, vecchie e nuove, tornano a galla. Ognuno ha le proprie ragioni, ha vinto e perso e Howard è brava a dare ad ognuno la propria voce e colore.
Esme è una donna che si sente già vecchia, il ritorno di Felix la porta a ripensarsi giovane, con ancora un futuro. Cressida  è profondamente infelice e vive la propria vita in funzione delle aspettative altrui. Emma è giovane, insicura, ingenua ma piena di speranza e ottimismo. Felix aveva abbandonato Emma in maniera repentina e un po' vigliacca, torna per farsi perdonare se non da lei almeno da se stesso. Poi c'è Dan, poeta, di origini umilissime, pieno di uno svagato romanticismo, aggressivo verso un mondo che non comprende, a volte violento e pieno di pregiudizi anche lui. Tutti loro cercano un equilibrio, cercando di essere sereni se non felici, di non essere soli. Su tutti poi (specie per i primi quattro) aleggia l'ombra di Jiulius e del suo sacrificio, le cui ragioni sono lontane nel tempo e mai pienamente comprese.
E' un libro triste nel suo complesso e malinconico, mostra come la ricerca della felicità sia pressoché impossibile e comunque mai facile.