Titolo:
Scorpio
Autore:
Stefano Penge
Editore:
Anicia
Anno: 2018
Stelle:
3 su 5
Pagine:
190
In due parole: i segreti della provincia tra immigrazione e integrazione
Stefano Chiari ha deciso di fermarsi a Castel San Giorgio, sarà per quello che è successo l'anno prima, sarà per la scuola e i suoi alunni, per Palmira che gli fa da tutore, per la vicinanza a Roma e ai suoi, per la decisione di affrontare antiche paure... insomma sembra essersi fermato, ci si trova bene in quel paese vicino Roma ricco di storia e di tradizioni. Ma certo poco tranquillo come dimostra la morte di Valentin durante l'occupazione della scuola (rito ormai entrato nella tradizione come i centogiorni). Chiari comincia ad indagare su richiesta dei genitori del ragazzo che non si rassegnano ad una morte così assurda, emergono così elementi inquietanti che sembrano prefigurare uno scenario molto diverso da quello di una bravata o di uno scherzo finito male, anche il maresciallo Sperandio sembra pensarla come Chiari. Emerge man mano la realtà della immigrazione rumena, dei ragazzi di seconda generazione in bilico tra una patria mitizzata e una paese d'adozione che li guarda sempre con un po' di sospetto, di un razzismo e nazionalismo diffuso in cui è sempre facile trovare qualcuno da disprezzare e odiare... Chiari indaga o meglio si interroga e trova interlocutori che di lui si fidano (o meglio non lo temono) e così alla fine in qualche modo la storia di Valentin si chiarisce e i legami con il paese e la gente di Castel San Giorgio si rafforzano.