mercoledì 3 gennaio 2024

Quasi come il discorso di fine anno

Anche io come il nostro Presidente Mattarella mi cimento ogni anno con il tentativo di fare il punto su quanto successo nei 12 mesi precedenti e dare un messaggio di speranza. Forse mi riesce meglio che a lui, anche solo per il fatto che io parlo di libri a differenza sua che deve commentare il nostro disgraziato paese e il nostro infelice pianeta. Mi sarebbe piaciuto iniziare questo post con la gioia per la fine della guerra in Ucraina e di ogni conflitto, per la piena consapevolezza dei rischi del cambiamento climatico da parte dei governi e delle multinazionali con i relativi interventi, per il riconoscimento dei diritti a tutti gli esseri umani aldilà del loro sesso, provenienza, cultura, status sociale eccetera. Sì, avrei voluto che questo 2023 fosse enormemente meglio di quello è effettivamente stato, niente da fare purtroppo per cui mi limito a dirvi cosa mi è piaciuto di quello che ho letto.

Nel corso dell'anno 2023 (secondo il calendario gregoriano che noi occidentali utilizziamo ormai dal 1582) ho letto 79 libri per un totale di 20.175 pagine e la media di circa 4 stelle su 5 (secondo Anobii i libri sono 77 e le pagine 20.541, la media dei giudizi non la fa). Ho letto molto meno di quello che avrei voluto e soprattutto ho una quantità tale di libri da leggere da darmi una lieve sensazione di vertigine, chissà che tesori ci sono là dentro che sto trascurando. Se dovessi fare un buono proposito per questo 2024 appena cominciato sarebbe proprio di ridurre il numero dei libri in attesa sulla mia cassettiera (il comodino non basta più).

Per la categoria nuove uscite (libri cioè usciti nel corso dell'anno o al massimo l'anno precedente) vi segnalo Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, candidato alla dozzina dello Strega 2023 non è entrato nei finalisti cosa di cui ancora non me ne faccio una ragione. Narra le avventure di Cesco Magetti (ma non solo) mentre tenta di obbedire all'ordine di redigere una pianta dettagliata delle Ferrovie del Messico, ambientato nel 1944, parla anche di fascisti e nazisti ed è un romanzo ambizioso e coinvolgente.

Per la categoria libri italiani recenti (usciti cioè da non più di 5 anni) vi rilancio Oliva Denaro di Viola Ardone (è uscito da poco Grande Meraviglia che mi è piaciuto molto), ispirato alla vicenda di Franca Viola parla di desiderio e autodeterminazione, bello.

Per la categoria libri stranieri recenti (vedi sopra) sono rimasta folgorata da Il passeggero e Stella Maris di Cormac McCarthy, incredibili entrambi. Nel primo seguiamo Bobby Western in uno strano incarico e nella nostalgia per la sorella amatissima, nel secondo troviamo questa sorella in colloquio con il suo psichiatra, davvero notevoli. Ma voglio segnalarvi anche L'invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza, è la ricostruzione del femminicidio della sorella minore che è anche un omaggio alla sua forza e indipendenza.

Per la categoria saggi gioco facile con La Resistenza delle donne di Benedetta Tobagi che ha vinto anche il Premio Campiello, una storia anzi delle storie che conoscevo già in buona parte ma che qui sono messe tutte insieme e analizzate nella loro forza dirompente.

Per la categoria graphic novel (o più prosaicamente fumetti) mi sono piaciuti molto Stacy di Gipi e Donna Vita Libertà curato da Marjane Satrapi. Il primo è la storia di uno scrittore/sceneggiatore che viene messo alla gogna sui social per una battuta infelice, inquietante molto. Il secondo invece è una raccolta di fumetti e brevi saggi che raccontano il movimento iraniano nato dopo l'uccisione di Mahsa Jina Amini da parte della polizia religiosa per aver indossato impropriamente il velo, molto interessante e coinvolgente.

Per la categoria classici (libri usciti da un bel pezzo ma che inspiegabilmente non avevo ancora letto) vi segnalo L'istruttoria di Peter Weiss, un libro del 1965 sul processo che si era appena concluso ad un gruppo di ex SS in forza al campo di concentramento di Auschwitz. E' un oratorio in 11 canti, bellissimo anche se molto doloroso e pesante.

Sempre a proposito di classici il 2023 è stato l'anno del centenario della nascita dell'amatissimo Italo Calvino, con il circolo di lettura della mia biblioteca abbiamo riletto Il sentiero dei nidi di ragno, La giornata di uno scrutatore e Se una notte d'inverno un viaggiatore. Per me erano tutte riletture ma è stato bello cimentarmi ancora una volta con le sue storie e il suo talento.

Per la categoria non leggete quel libro vi segnalo Una minima di infelicità di Carmen Verde, inspiegabilmente selezionato per la dozzina dello Strega, il solito dazio per le scuole di scrittura credo.

Alla prossima e nel frattempo buone letture!