giovedì 4 gennaio 2024

Il popolo degli alberi

Titolo: Il popolo degli alberi
Autrice: Hanya Yanagihara
Editore: Feltrinelli
Anno: 2020 (edizione originale 2013)
Traduttore: Francesco Piccolo
Stelle: 4 su 5
Pagine: 440
In due parole: Norton Perina deve la sua fama alla scoperata di un popolo immortale nella remota isola di Ivu'ivu, l'accusa di molestie ai figli adottivi lo porterà a ripercorre la sua scoperta

Con una prefazione e una postfazione ad opera del fedele assistente che lo affianca nella scrittura del suo memoriale, Norton Perina approfitta del carcere per raccontare la sua storia. Da giovane medico appena laureato si unisce ad una spedizione antropologica diretta in una remotissima isola polinesiana, la misteriosa Ivu'ivu. Lì incontrano delle strane creature, uomini e donne che pure fisicamente in forma sembrano affetti da una sorta di demenza, quando poi troveranno la tribù a cui appartengono scopriranno ben presto che si tratta di demenza senile, che queste creature sono molto anziane e che il motivo sembra dovuto all'ingestione (secondo un rituale preciso) della carne di una tartaruga autoctona. Tornato in patria inizierà una sfolgorante carriera che lo porterà al Nobel per la medicina e a diventare il padre adottivo di moltissimi ragazze e ragazzi provenienti dall'isola maggiore vicina ad Ivu'ivu, fino all'accusa terribile e al processo che ne consegue.

Hanya Yanagihara riesce a scrivere un romanzo coinvolgente, assolutamente credibile nella sua complessità (le descrizioni della flora e della fauna di Ivu'ivu sono eccezionali) che è anche una denuncia della distruzione che l'occidente porta nelle popolazioni isolate, distruzione dovute alla ricerca del profitto a tutti i costi; del paternalismo con cui guardiamo a popoli che hanno avuto un'altra storia; del mito della giovinezza eterna (che in un sorta di contrappasso porta anche la demenza eterna); dei pericoli del desiderio quando è abbinato al potere. Molto bello.