domenica 10 maggio 2015

Revolutionary Road

Titolo: Revolutionary Road
Autore: Richard Yates
Editore: Minimum Fax
Anno: 2009 (edizione originale 1961)
Traduzione: Adriana Dell'Orto (1964 poi rivista per questa edizione)
Curiosità: dal libro è stato tratto il film omonimo con Kate Winslet e Leonardo Di Caprio
Stelle: 5 su 5
Pagine: 457
In due parole: credersi speciali e scoprirsi come tanti, tra mediocrità e insoddisfazione

Frank e April sono una normale coppia americana: appena trentenni, con due figli piccoli, lui ha un lavoro mediocre a New York, lei è una casalinga ovviamente insoddisfatta. Frank ha accettato il lavoro che ha ora perché April era incinta, dopodiché il resto è venuto da sè: fare un altro figlio, trasferirsi nei sobborghi, entrare nella compagnia di teatro amatoriale, occuparsi della casa, dedicarsi il meno possibile al lavoro, vedersi con i vicini, fumare e bere fino allo sfinimento. Ma quella vita non è la loro vita, vorrebbero altro entrambi, vivere in un modo diverso, essere diversi. Si sentono migliori, più intelligenti, più consapevoli e forse sono solo più ipocriti. Quando finalmente si profila all'orizzonte l'occasione di cambiare davvero vita in poco tempo tutto va a rotoli. Frank si rende conto che in fondo lì dove sta adesso non è poi così male, sa di cosa si tratta perlomeno. April invece si sente sempre più in trappola ed è pronta a tutto pur di fuggire. La scrittura di Yates è notevole, il flusso di coscienza dei personaggi, i loro moti interiori sono definiti con maestria, sono tutti un po' mediocri e meschini, tranne April. E' proprio lei il motore di tutta la storia, lei quella che definisce e circoscrive la generica noia esistenziale di cui si lamenta Frank, lei che trova una soluzione non si sa bene quanto praticabile, ma proprio lei è la voce che ascoltiamo di meno, una sola volta in un unico brevissimo capitolo. Il più tragico.