domenica 31 maggio 2015

Labilità

Titolo: Labilità
Autore: Domenico Starnone
Editore:Feltrinelli
Anno: 2005
Stelle: 2 su 5
Pagine: 301
In due parole: un po' troppo aderente al titolo

Non mi ha particolarmente entusiasmato questo racconto sulla crisi di uno scrittore anziano, ricco di elementi autobiografici ma anche di parti completamente di fantasia. Spesso il narrare mi è sembrato un po' troppo compiaciuto e compiacente e non sembra cogliere a pieno nessuno dei temi che tocca: la crisi creativa ed emotiva di uno scrittore che ne incontra un altro più bravo (forse) e più giovane; la crisi dell'uomo di mezza età che si disamora della moglie e si trova una donna molto più giovane come amante; il processo creativo visto come un estraniarsi da sé e dal mondo, un dimenticarsi per vivere visioni e allucinazioni. C'è troppo IO dentro e poco me: la prima persona singolare è materia difficile da trattare, il rischio è quello di creare una voce falsa e quella che crea Starnone qui da proprio questa impressione. E' come se nell'urgenza di parlare di più temi (la crisi appunto, il tradimento, il processo creativo) non ne riuscisse a coglierne interamente neanche uno. Insomma il protagonista è un abbozzo poco riuscito e anche i personaggi che lo circondano sono poco più che macchiette.