domenica 20 settembre 2015

L'uomo che morì come un salmone

Titolo: L'uomo che morì come un salmone
Autore: Mikael Niemi
Editore: Iperborea
Anno: 2006 (edizione originale 2007)
Traduzione: Laura Cangemi
Stelle: 1 su 5
Pagine: 307
In due parole: giallo incomprensibile che vorrebbe essere profondo e mainstream, ma non ne azzecca una


Mentre lo leggevo mi chiedevo: è questo che c'entra? Mi immagino l'editor alla prese con l'autore, mentre cercava di convincerlo a togliere un po' di roba e a rendere più coerente il racconto. In ogni modo un vecchio signore viene ucciso, l'indagine (che va avanti per scoperte fortuite e per visioni) fa emergere un personaggio veramente odioso, un sacco di gente avrebbe motivo di ammazzarlo ma nessuno degli indiziati regge come colpevole, alla fine il colpevole è l'ultima persona che ti saresti aspettato ma questo non rende il tutto più divertente, solo irritante. Niemi ci vuole mettere dentro di tutto - l'arbitrarietà dei confini tra Svezia e Finlandia, il problema delle minoranze linguistiche, la violenza sulle donne, l'importanza delle radici - ma fa solo un pastrocchio, l'ho finito di leggere perché volevo sapere chi era il colpevole ma l'ho trovato piuttosto insensato.