Nel 2018 appena concluso ho letto oltre 25.000 pagine, tra letture e riletture, capolavori e schifezze, percorrendo svariati generi letterari e a dispetto di Anoobi che me ne conta solamente 19.000 (ma in effetti non ho registrato le riletture) mi sono passati tra le mani 79 libri. Mi faccio impressione da sola e mi congratulo con me stessa e con i disservizi del trasporto pubblico romano. Detto questo provo a farne una breve classifica divisa come sempre per categorie.
Per la categoria nuove uscite (libri cioè usciti nel corso dell'anno o al massimo l'anno precedente) ho due pari merito (entrambi del 2017): 4 3 2 1 di Paul Auster e La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead, due libri magnifici seppure molto diversi tra di loro., scritti da due narratori di razza. Consigliatissimi.
Per la categoria libri italiani recenti (usciti cioè da non più di 5 anni) ce ne sono parecchi (basta dare un'occhiata alle mie recensioni, filtrando quello con almeno 4 stelle su 5) fra tutti però vi raccomando La ragazza con la Leica di Helena Janeczek vincitore del Premio Strega sulla vita di Gerda Taro, e I vivi e i morti di Andrea Gentile strano, immaginifico e piuttosto inquietante romanzo.
Per la categoria libri stranieri recenti (vedi sopra) vale la stessa avvertenza e vi raccomando due autori Elizabeth Strout e Karl Ove Knausgård.
Per la categoria saggi ne ho letti abbastanza ma i più interessanti sono stati La grande cecità di Amitav Gosh e Fame di Roxanne Gay (che è anche una autobiografia).
Per la categoria classici (libri usciti da un bel pezzo ma che inspiegabilmente non avevo ancora letto) Gridalo forte di James Baldwin.
Buone letture e buon 2019!